Over the rainbow [originale]


VERSIONE NON EDITATA
[tempo di lettura: 1min]

Rosa: errori grammaticali
[sintassi, espressioni scorrette, coniugazione dei verbi ecc…]
Azzurro: errori dal punto di vista della scrittura
[ripetizioni, punteggiatura dialoghi incoerente, tic letterari, sviste stilistiche]
Giallo: questioni tematiche o di coerenza narrativa

INIZIO – Ugo era un camaleonte molto curioso che amava infilarsi nei posti più strani per scoprire sempre cose nuove e guardare il mondo senza farsi vedere mai da nessuno. Viveva in Kenya e gironzolava nelle stanze di un resort di lusso dove soggiornavano persone di tutte le nazionalità. Si divertiva a mimetizzarsi con le strane fantasie dei parei delle signore a bordo piscina per spaventarle quando indossandolo se lo trovavano addosso e urlando come delle pazze si rendevano comiche agli occhi degli ospiti dell’albergo.

Mentre servivano eleganti aperitivi nel patio sulla spiaggia si confondeva tra i cesti di frutta tropicale e spesso rovinava fantastiche serate a giovani ospiti di città lontane non abituati a questi strani animaletti. Non era cattivo, ma sicuramente dispettoso. I suoi genitori gli avevano insegnato che questa sua capacità di mimetizzarsi doveva servirgli per difendersi dagli attacchi dei suoi predatori ma vista la sua giovane età lui la utilizzava per giocare e divertirsi.

Un giorno, alla vista di una valigia aperta nella stanza di un ospite, decise di nascondersi all’interno per fare ancora una volta uno scherzo ma dopo un po’ di tempo si addormentò. Il turista stava per ripartire dal Kenya e ben presto chiuse la valigia con dentro Ugo e se la portò con sé fino a Chicago dove viveva e dirigeva un’importante fabbrica di lastre di plexiglass.

Al suo arrivo a Chicago l’imprenditore andò subito in azienda per controllare una produzione in corso e, colto da un considerevole abbassamento di temperatura, aprì la valigia e indossò la prima giacca che trovò all’interno sulla quale era ben appiccicato e mimetizzato Ugo.

Muovendosi tra le lastre di plexiglass Ugo venne sbalzato via dalla giacca e cadde tra migliaia di pezzi tutti totalmente trasparenti dentro ad una enorme vasca e, spaventato, fu costretto a mimetizzarsi nuovamente diventando così totalmente trasparente anche lui. Non più mimetizzato ma invisibile e bloccato in quella situazione da cui non riusciva più ad uscire. La grande vasca venne presto richiusa con dentro Ugo che non aveva più modo di uscirne indenne. Preso dal panico cominciò a cambiare continuamente colore della sua superficie nella speranza di essere notato da qualcuno ma nessuno fece caso a quel piccolo camaleonte dentro a quell’immensa vasca trasparente.

L’indomani mattina il proprietario della fabbrica si trovò di fronte ad un fenomeno eccezionale. Tutti i pezzi all’interno della vasca erano diventati iridescenti e come con la diffrazione della luce assumevano tutti riflessi coloratissimi. Trovò al suo interno Ugo al limite della sopravvivenza e ebbe il lampo di genio.   Così nacque il “chameleon glass” e l’amicizia tra Ugo e il proprietario della fabbrica. Il nuovo vetro colorato divenne la fortuna dell’imprenditore e Ugo la sua inseparabile mascotte. A volte fidarsi delle proprie capacità è bene ma non fidarsi è meglio però di sicuro chi trova un amico trova un tesoro.


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