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Ugo era un camaleonte molto curioso, che amava infilarsi nei posti più strani per scoprire cose sempre nuove senza farsi vedere. Viveva in Kenya e gironzolava nelle stanze di un resort di lusso, dove soggiornavano persone di tutte le nazionalità. Si divertiva a mimetizzarsi con le strane fantasie dei parei delle signore a bordo piscina, per spaventarle quando se lo trovavano addosso e urlando come pazze si rendevano comiche agli occhi degli altri.
Mentre servivano eleganti aperitivi nel patio sulla spiaggia, si confondeva tra i cesti di frutta tropicale e spesso rovinava fantastiche serate a giovani ospiti di città lontane, non abituati a questi strani animaletti.
Non era cattivo, ma sicuramente dispettoso. I suoi genitori gli avevano insegnato che la sua capacità di mimetizzarsi doveva servirgli per difendersi dagli attacchi dei predatori ma, vista la sua giovane età, lui la usava per giocare e divertirsi.

Un giorno, alla vista di una valigia aperta nella camera di un ospite, decise di nascondersi al suo interno, ma dopo un po’ si addormentò e il turista chiuse la valigia con dentro Ugo. L’indomani, l’ospite ripartì per Chicago dove viveva e dirigeva un’importante fabbrica di lastre di plexiglass e al suo arrivo andò in azienda a controllare la produzione in corso.
Colto dall’improvviso calo di temperatura, aprì la valigia e indossò la prima giacca che trovò sulla quale era ben mimetizzato Ugo. Mentre l’uomo si muoveva, Ugo venne sbalzato via e cadde tra migliaia di pezzi trasparenti dentro a un enorme vasca. Spaventato, fu costretto a mimetizzarsi, diventando così trasparente anche lui. La vasca venne ben presto richiusa e Ugo, preso dal panico, cominciò a cambiare colore nella speranza di essere notato, ma nessuno fece caso al piccolo camaleonte dentro a quella enorme vasca.
L’indomani il proprietario si trovò di fronte a un fenomeno eccezionale: tutti i pezzi all’interno della vasca erano diventati iridescenti assumendo riflessi coloratissimi. Trovò Ugo al limite della sopravvivenza ed ebbe il lampo di genio. Così nacque il “chameleon glass” e l’amicizia tra Ugo e il proprietario della fabbrica. Il nuovo vetro colorato divenne la fortuna dell’imprenditore e Ugo la sua inseparabile mascotte. È proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro.
Fine
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L’autore dice di se stesso: 《Ciao sono Ugo e ho davvero tante passioni: dal cinema, alla musica, alla moda e, non ultima, la scrittura. Ho sempre amato scrivere tutto quello che mi passava per la testa, forse per assicurarmi di non essere solo quello che sono》– Ugo Domeniconi